domenica 23 settembre 2012

Giochi spensierati

Interviste a giocatori senza età
di Benedetta Rossini, Benedetta Bongiovanni e Leonardo Luzzi Crivellini


Maurizio, di circa settant'anni, è venuto quasi a tutte le edizioni del festival per tenere vivi in lui i ricordi di un’infanzia passata a giocare per strada con gli amici a campana e nascondino. E' qui con il nipotino di pochi anni al quale spiega l'importanza di crescere facendo giochi costruttivi basati sull' immaginazione e sul divertimento di gruppo piuttosto che giocare con videogiochi. Delle vecchie edizioni ricorda l'organizzazione impeccabile e si aspetta che anche questa sia ben organizzata. Con un grande sorriso speranzoso si augura che con queste rievocazioni i giovani imparino l'importanza dei vecchi giochi e del loro ruolo educativo, che per anni è stato la base per la crescita di tutti i bambini. Un altro giocatore ci ha spiegato che viene appositamente dalla Calabria e da quattro anni partecipa a questo festival per presentare a noi giovani le trottole, che in dialetto i calabresi chiamano Rumbuli, e farci conoscere questi giochi antichi. Secondo il suo punto di vista l'organizzazione del festival è ogni anno migliore, anche grazie a quei giovani come noi, che ogni anno sono sempre in aumento. Anche il  periodo in cui viene svolto il festival è perfetto “perché – dice – non c'è ne troppo caldo ne troppo freddo”.

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